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KENZO

Battezzato come la Tigre gentile della moda, Kenzo è un brand di moda fondato negli anni ’70 del 900 dall’omonimo creatore Kenzo Takada. Sin dagli esordi Kenzo si inserisce tra i brand di abbigliamento uomo/donna, con un catalogo che spazia fino agli accessori, ai profumi e alla biancheria per la casa. Un marchio dall’inconfondibile impronta giapponese, che ha saputo mixarsi senza troppo sforzo allo stile street tipicamente occidentale. Gli articoli Kenzo si riconoscono per i continui richiami alla natura e ai suoi abitanti, i tessuti, i colori, gli abbinamenti e le stampe.


Kenzo: una marca tra esotico ed urban


Nel 1980 il marchio diventa una società, presieduta da François Baufumé, per poi essere rilevata da LVMH nel 1993. Kenzo lascia il progetto all’alba degli anni 2000 cedendo il posto a uno stilista della Scandinavia, Roy Krejberg, ma solo 2 anni dopo torna a sorpresa con la collezione di accessori e biancheria per la casa Yume, che in giapponese vuol dire sogno. Un anno dopo il comando passa allo stilista italiano Antonio Marras ed è con lui che la creatività del brand Kenzo si arricchisce di una nuova energia: restano i chiari riferimenti alla cultura giapponese, gli elementi floreali e di folklore tornano anche durante le sfilate che anticipano le collezioni.

Sono gli anni in cui la linea di abbigliamento femminile tocca livelli altissimi, al punto da favorire la creazione delle linee uomo e bambino, ma è dal 2011 che si segna la reale svolta: la direzione artistica passa a Humberto Leon e Carol Lim, intenzionati sin da subito a trovare un territorio comunicativo tra l’universo di passerelle e sfilate e la moda di strada. Kenzo, per i due designer, era un brand che andava indossato e portato in giro. Un marchio certamente di lusso, ma accessibile alle tasche di molti. È proprio sotto la direzione di Leon e Lim che l’immagine del brand subisce la forma che tutti conosciamo oggi, quella con la tigre nel logo. La tigre è un animale dai connotati esotici che trasuda energia, grinta e determinazione e in Kenzo assume sfumature di colore altrettanto decise e convincenti.

Oggi a capo della direzione creativa del marchio c’è Nigo, un produttore discografico giapponese conosciuto per la sua esperienza nel campo della moda e della musica. Kenzo con Nigo si conferma un marchio che ha trovato la sua strada, un brand alla moda, apprezzatissimo dalla gente di tutto il mondo tanto quanto dai volti più noti. Beyoncé, Britney, Rihanna e Selena Gomez sono solo quattro dei nomi internazionali con maggiore risonanza.


Lo stile Kenzo


Per quanto i richiami al mondo esotico siano sempre ben chiari e restino il fil rouge che il brand persegue sin da quando è nato, Kenzo incarna senza ombra di dubbio le caratteristiche di un marchio di moda moderno. Audace, giocoso ed energico. Sono questi gli aggettivi affibbiati spesso a Kenzo, un brand felice, che ama abbondare con i colori e spaziare con i tessuti e i materiali, arrivando persino a proporre dettagli in plastica all’interno delle sue collezioni di abbigliamento.

Le proposte Kenzo non sono mai scontate, emanano freschezza, non risultano mai banali, finiscono per mostrarsi agli occhi di tutte le fashion victim una proposta super appetibile a cui è difficile dire di no. Ed è stato esattamente questo l’obiettivo di Nigo per le ultime collezioni Kenzo: culture orientali ed occidentali che si fondono senza confondersi, note cult e rivoluzionarie che si contendono lo spazio, texture scozzesi e stampe floreali che sanno stare insieme, cultura manga e influenze contemporanee che non stonano.


L’impronta di Nigo nelle collezioni Kenzo


Maglieria di ottima qualità, completi coordinati e colorful, cappelli e baschi da baker, fantasiosi capispalla ispirati alle stampe disegnate da Takada e che Nigo ha saputo ripescare e riutilizzare in una nuova chiave. Insomma, se l’intento era lasciare il pubblico a bocca aperta, le ultime collezioni Kenzo ce l’hanno proprio fatta. Il suo è uno streetwear che va un po’ contro la definizione che si sta affibbiando a questo stile: Nigo sostiene che l’errore di molti sia pensare che oggi lo streetwear sia la norma e si dovrebbe, a parer suo, tornare ad intenderlo come una espressione di ribellione ed opposizione nei confronti della moda vera e propria, nel più classico dei modi che abbiamo di intenderla.

Per Nigo flessibilità e libertà assoluta sono le basi di chi veste streetwear. Non esistono codici né regole, chi indossa i capi Kenzo deve sentirsi totalmente libero di creare, un po’ come sono soliti fare personaggi del calibro di Pharrel Williams e Tyler Perry. Quel che conta per Nigo è la persona che indossa i capi, più che il capo in sé, perché sostiene che lo stesso identico indumento possa assumere sembianze diverse a seconda del modo in cui viene vestito, della persona che lo fa e dell’abbinamento scelto per l’intero outfit.

Eppure alle proposte più audaci si affiancano le soluzioni più semplici: t-shirt in colore unico, giacche, gonne, pantaloni e cardigan dal taglio classico.


Scarpe, borse e accessori Kenzo


La proposta Kenzo si può considerare del tutto completa e, al di là dell’abbigliamento, il marchio offre un vasto catalogo di calzature, borse e accessori. Tra le calzature, le sneakers sono il modello più gettonato e sono disponibili con stampa a tigre o slip-on con logo, tutte resistenti e comode da indossare. A queste si aggiungono sandali e stivali, tutti progettati con un'estetica moderna e tagliente, con motivi audaci, colori vivaci e dettagli unici. Vale lo stesso anche per le borse a tracolla, le totes, le crossbody e gli accessori generici come cappelli, sciarpe e calzini. Le fantasie che trainano il brand sono una costante anche in questo caso.

A Kenzo non piacciono le regole: c’è chi sceglie outfit combinando un capo grintoso e più vistoso ad altri semplici e più puliti e chi ama mescolare colori e fantasie per un look più disordinato; c’è chi evita gli accessori se l’outfit è già ricco di per sé e chi invece con gli accessori sceglie di eccedere; c’è chi preferisce scegliere colori che si compensano e chi opterà per l’esperimento e l’abbinamento insolito. Insomma vale tutto, purché chi sceglie Kenzo possa sentirsi libero di esprimersi senza filtro alcuno.

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