Maison Margiela è uno dei marchi di moda più innovativi e misteriosi. Considerato il padre della decostruzione sartoriale, lo stilista belga Martin Margiela ha scritto la storia della moda attraverso le sue creazioni insolite e d'avanguardia. Quella della Maison Margiela non è solo moda, ma vera e propria arte, in cui gli abiti sono concepiti come oggetti di design.
La storia del brand
Nato nel 1959 in Belgio, Martin Margiela studia all’Accademia Reale di Anversa. La sua carriera professionale inizia nel 1984 come assistente di Jean Paul Gaultier, con il quale rimane fino al 1987. Nel 1988, si associa a Jenny Maeirens e fonda la Maison Martin Margiela a Parigi, dove lancia la prima collezione Primavera Estate 1989. Le caratteristiche delle sue creazioni emergono fin dalle prime collezioni: sperimentazione di diverse tecniche, motivi etnici, materiali riciclati e riusati. I colori dominanti sono colori potenti, come il nero, il bianco e il rosso. Martin Margiela è il primo stilista a sfilare al di fuori della Cour Carrée del Louvre, scegliendo luoghi insoliti per le sue sfilate, come un tunnel delle ferrovie o un garage abbandonato. Dal 1997 al 2003, oltre alla sua Maison, il designer belga si dedica alle collezioni femminili di prêt-à-porter della Maison Hermès, sperimentando la decostruzione e i tagli minimalisti anche nella pelletteria. Nel 2002, Renzo Rosso, proprietario e presidente del gruppo Diesel, acquisisce il marchio. Martin Margiela lascia la posizione di direttore creativo di Maison Margiela nel 2014 e al suo posto subentra John Galliano.
Decostruzione e anonimato
La moda di Maison Margiela è frutto di una grande maestria sartoriale e di una mania per il processo creativo. Martin Margiela è considerato il padre della tecnica della decostruzione. Gli abiti vengono tagliati e le diverse parti vengono ricucite insieme in modo insolito scoprendo fodere e rivestimenti. Vengono utilizzate combinazioni di materiali inusuali, come juta, plastica e fibre light-trasparenti, privilegiando i materiali di recupero, ""nobilitati"" attraverso lavorazioni d'atelier, tinture e trattamenti particolari. Per Martin Margiela, la moda è l'opposto di lusso e ostentazione. La politica di comunicazione del brand prevede la totale riservatezza e l’anonimato del designer, promuovendo il culto dell’impersonalità. La stessa strategia viene applicata ai suoi abiti. Il suo nome viene rimosso dall’etichetta, che diventa completamente bianca e viene fissata solo da 4 punti di cucitura, per poterla rimuovere facilmente e rendere il capo anonimo. Nelle sfilate di Maison Margiela, le modelle hanno i volti oscurati da tessuti o coperti da capelli lunghi per attirare l’attenzione solo sui vestiti. Anche nelle foto, i volti delle modelle vengono censurati.
Le collezioni Maison Margiela
Maison Margiela propone collezioni haute couture e di prêt-à-porter. Le linee di prodotti includono abbigliamento per uomo e donna, calzature, alta gioielleria, profumi e articoli per la casa, tra gli altri. A ciascun tipo di prodotto viene assegnato un codice di riferimento da 0 a 23, senza un particolare ordine cronologico. Ad esempio: gioielli (12), calzature (22), occhiali (8), oggetti (13) e profumi (3). I capi firmati Maison Margiela sono ricchi di contrasti. Gli abiti di ispirazione clericale vengono indossati con calzature sexy. Le gonne a campana sfoggiano colori sgargianti, i vestiti di jeans giocano con le asimmetrie. Non mancano capi eccentrici, come i pantaloni fluo a vita alta con paillettes. I cappotti neri dalle linee classiche si affiancano a giubbotti con tonalità accese e fantasie stravaganti. Gli stessi contrasti sono presenti anche nelle calzature, con le ballerine a punta squadrata, che trovano posto accanto ai più aggressivi stivaletti con plateau.